La ‘rassicurazione’ di Salvini sul prezzo della benzina: se sale “come la scorsa estate, sopra i due euro, interverremo”.
Continua la corsa al caro prezzi per quanto riguarda diesel e benzina. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, il prezzo dei carburanti è salito alle stelle subendo delle costanti oscillazioni. La soglia ha raggiunto – e talvolta superato – anche i due euro al litro per il carburante.
Il mancato rinnovo del taglio delle accise
Durante gli ultimi mesi del 2022, il costo dei carburanti risultava essere leggermente più contenuto grazie al taglio delle accise. Con la salita al governo del presidente Giorgia Meloni, però, il provvedimento sul taglio delle accise indetto da Draghi non è stato prorogato per il 2023.
In questa situazione il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, ha giustificato in questo modo il mancato rinnovo del taglio delle accise: “Abbiamo scelto di intervenire su bollette e stipendi”.
Poi Salvini ha rassicurato che, nel caso in cui il prezzo dei carburanti dovesse di nuovo “salire come la scorsa estate, sopra i due euro, interverremo. La scelta fin qui è stata se confermare il taglio delle accise o intervenire su bollette e stipendi. Abbiamo scelto la seconda cosa, di aiutare gli stipendi fino a 25mila euro, che quest’anno saranno rivalutati fino a 500 euro in più, e le pensioni minime”.
Sono queste le parole del vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, on occasione di un’intervista radiotelevisiva con l’emittente Rtl 102.5 a ‘Non stop news’. Poi è intervenuto in merito alle elezioni regionali che si terranno durante il corso del fine settimana e fino a lunedì, spiegando che si tratta di un “voto molto locale, che interessa ai cittadini”, ma “se il centrodestra vincerà in due regioni così importanti sarà però anche un voto di conferma al governo”.